Ogni tanto accade che tirando i peli sopraccigliari possono generarsi due classiche reazioni ossia starnuti e lacrimazione. I truccatori, le estetiste ed i dermopigmentisti ci sono abituati. Spesso questi operatori, mentre epilano l’arcata, si sentono domandare dal loro cliente: “Ma perché mi viene da starnutire, o piangere?” oppure esclamare “Ma come è possibile?!”. Essendo un “problema” trascurabile e di poco conto, la risposta potrebbe essere una qualsiasi, più o meno fantasiosa o spesso priva di ogni riscontro fisiologico, tanto chi è che poi va a controllare la veridicità dell’affermazione? Ed in virtù del fatto che il pubblico ha un’insaziabile curiosità di conoscere tutto, tranne ciò che vale la pena conoscere, andiamo a spiegare questo superficiale fenomeno.
Tutto nasce dall’azione di estrazione del singolo pelo. Questo scaturisce l’innesco del fenomeno, ovvero il primo dei tre fattori necessari alla creazione di un onda meccanica. Quest’ultima, per definizione, è la propagazione di una perturbazione in un dato mezzo, acqua, terra o (come nel nostro caso) pelle. Oltre alla sorgente della perturbazione, ossia la pinzetta che stacca il pelo, per creare un onda meccanica è necessario anche un mezzo che subisca la perturbazione (in questo caso la pelle) ed infine una connessione tra la materia perturbata e quella adiacente che propaghi la perturbazione (in altre parole il fatto che il bulbo pilifero sia parte integrante del derma in quanto annesso cutaneo). Gli ingredienti ci sono tutti, quindi una volta estratto il pelo, da quel punto si genera una onda meccanica circolare, simile a quella generata da una sasso lasciato cadere in uno stagno.
Questa onda, propagandosi nella pelle, incontra alcune terminazioni nervose che in alcuni individui (quelli che starnutiscono mentre “si fanno le sopracciglia”) sono posizionate molto superficialmente. L’onda è in grado di trasmettere l’impulso alla terminazione sottostante che poi genererà o lo starnuto o la lacrimuccia. Ma vediamo qual è il meccanismo di comunicazione tra queste terminazioni.
I nervi in gioco sono tre, il nervo Frontale, quello Naso-ciliare e quello Lacrimale. Tra l’altro queste sono le diramazioni in cui si divide il nervo Oftalmico, ossia il primo ramo dell’importantissimo nervo Trigemino (che innerva la così detta prima branca).
Il nervo Frontale ha (tra gli altri) due rami che passano esattamente sotto il sopracciglio, essi sono il Sopratrocleare ed il Sopraorbitale. Da qui parte l’impulso che poi stimola gli altri due nervi e provoca uno starnuto nel caso in cui la stimolazione converga verso il Naso-ciliare, la lacrimazione se l’interferenza arriva a stimolare il nervo Lacrimale. Va detto che questo è possibile perché le terminazioni finali dei tre nervi in gioco sono collegate attraverso un’impropriamente detta anastomosi.
Per quanto detto, un buon modo per evitare starnuti o lacrimazioni (con conseguente fastidio), potrebbe essere quello di tendere saldamente la pelle in almeno tre punti attorno al pelo da tirare. In questo modo si limiterà il potenziale di propagazione del mezzo pelle e quindi le terminazioni nervose varranno investite da un onda meccanica meno intensa.
Ecco spiegato, con un articolo che forse dimenticherete tra 5 minuti, un fenomeno che probabilmente non avevate nessuna intenzione di spiegarvi.
non mi tiro le sopracciglia, tuttavia piu’ volte, giochicchiando con la penna sulla fronte, con piccoli colpetti, mi sono indotto uno starnuto. ora e’ chiaro perche’
allora a qualcosa è servito questo articolo! ;) Grazie…