Gran bella esperienza in GRECIA, ti racconto com’è andata…

Appena tornato dal PMUGREECE forse uno degli impegni, di quest’anno, più importanti in calendario. Dico importante perchè in questo evento erano presenti (probabilmente) i più grandi COMUNICATORI (che è diverso da: “i miglior operatori”) del permanent make up di tutto il mondo. Per sapere chi c’era date uno sguardo qui: http://pmugreece.com/ Ciò detto, non sta a me giudicare me stesso. Voglio dire che non so tu come mi vedi, più bravo a comunicare o più bravo ad operare…. ma, il concetto è che in questo congresso c’era un pò di tutto ma si è dato molto spazio alla comunicazione nel mondo del permanent make-up. Questo mi fa riflettere molto su quanto sia difficile per il cliente finale scegliere un operatore realmente meritevole di cui potersi fidare visto che, come già detto, non sempre il saper comunicare coincide con il saper lavorare. La continua lotta tra apparenza e sostanza oggi si fa sempre più dura ed io quasi quasi comincio a cambiare la mia idea sul predominio della sostanza. Gli strumenti e le tecniche di vendita attuali, il marketing, i social, la comunicazione appunto, rendono la sostanza molto filtrata e nascosta. La impacchettano con un fiocco spelendido. Al contempo però inevitabilmente questi meccanismi celano la reale valenza di un prodotto. Il cliente finale ovviamente sceglierà dalla bellezza del pacco, perchè non ha nessun modo di controllare il proprio contenuto fino a quando non lo acquisterà… Specialmente nel trucco permanente. Le domande che ti faccio sono queste: Pensi si giusto far passare il concetto che il sapersi vendere è più importante del saper lavorare? Di quanto il marketing può anticipare la preparazione tecnica? E’ una buona idea cercare da subito di venderti bene con strategie di marketing e far squillare molto il tuo telefono prima di aver maturato una discreta esperienza? C’è stato un relatore che in questo congresso ha dichiarato (in maniera molto sincera e pertanto degna di tantissimo rispetto), di fare trucco permanente da meno di due anni…. e contestualmente sfidato la platea chiedendo:

“Secondo voi perchè io sono qui, su questo palco internazionale a parlare di trucco permanente, e voi no?”.

Questo mi ha fatto riflettere sai? Perchè aldilà del fatto che avesse ragione in termini di notorietà (e di provocazione), la vedo un pò differente se mi metto nei panni del cliente o ancor più dell’operatore… Ok diamo spazio al marketing, imbellettiamo la nostra immagine ma PRIMA di tutto questo non dimentichiamo di dedicare qualche annuccio ad alcuni passaggi obbligati, agli errori, al rapporto con la gente, allo studio, alla riflessione, alla paura….  sto parlando della GAVETTA. Se cosi non fosse come potrebbe rispondere l’operatore che avendo possibilità di conferire con il cliente inviatogli dal marketing a domande come queste:

  • “Come diventerà il colore che mi stai mettendo tra 3 anni? Oppure, andrà via del tutto?
  • “Hai mai visto con i tuoi occhi se il trucco permanente che hai fatto è scomparso totalmente, o se non è scomparso minimamente dopo 3 anni, 5 o 10???”
  • “Ti è mai successo che questo o quel colore viri dopo…. 3, 4, o 5 anni???”
  • “Posso stare sicura che tra qualche anno il colore delle mie labbra o delle sopracciglia non mi dia problemi?”
  • “Hai già risolto problemi che possono sorgere dopo anni dal trucco permanente?”
  • “Cosa mi aspetta se decidessi di non rinforzare più il mio trucco permanente o tricopigmentazione?”

Ecco… la risposta a queste domande, nel caso in cui un operatore si butti prima sul marketing, potrebbe essere lievemente falsata o addirittura totalmente inventata. Rischiando di far ritrovare l’ignaro cliente in una situazione che non si aspettava minimamente.  Ad ogni modo, a parte qualche intervento a mio personalissimo ed umile parere un pò deludente se paragonato alle mie aspettative (che mi ha fatto capire quanto anche io sia vittima del marketing), devo dire che è stato un gran bel congresso! Pieno di fantastici spunti di riflessione e virtuosismi tecnici. Per quanto mi riguarda, spiccano: SVIATOSLAV OTCHENASH, che ricorda sempre a tutti che per fare un kilo di sostanza ce ne vogliono 5 di apparenza; TONI BELFATTO, che con il suo cuore ed il suo carisma riesce sempre ad arrivare al 100% delle persone presenti; ELENA NIKORA, operatrice precisa e pulita con un grande carattere ed uno stile tutto suo. L’organizzazione è stata quasi impeccabile, grande rispetto per gli organizzatori  Stavroula Giannouli e suo marito Kosta che hanno scritto una nuova pagina del trucco permanente. A loro il merito di aver portato in Grecia per la prima volta un evento di respiro mondiale. Molto interessante anche il sistema di competizione ideato. I concorrenti si sono sfidati su un supporto di forex dove sopra c’era stampata un’immagine di un bel viso femminile. Un pò duretto ma divertente e di grande impatto estetico….  Infine ci tengo a dire che le feste greche sono realmente pericolose. Nella cena di gala ho visto cose irripetibili, gente che si trasformava, ho conosciuto la follia ed abbracciato il Sirtaki.                  

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Ennio Orsini

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