Una delle prime indicazioni che viene data dagli operatori pigmentisti, a chi si sottopone ad un trucco permanente, è quella di evitare esposizioni dirette al sole, specialmente appena dopo eseguito tale lavoro.
Come in nessun’altra disciplina estetica, nella micropigmentazione la luce gioca un ruolo fondamentale!
Il principio funzionale impiegato, qui non viene applicato sui volumi, ma dentro. Questo porta inevitabilmente ad una serie di importanti conseguenze, quindi alla necessità di stabilire altre nuove regole e fare differenti considerazioni.
Un dermopigmentista deve contemplare molto di più di un truccatore, l’esposizione del suo lavoro alla luce solare.
Per esempio: un qualsiasi ombretto, applicato su una palpebra, non andrà a modificare la sua composizione chimica se esposto alla luce, non per un irradiamento così poco prolungato. La vita di un trucco è breve, dura sicuramente meno di 24 ore, o forse qualcosa di più nella notte di capodanno!
Ciò che può variare non è altro che la sua percezione cromatica, al cambiare della fonte luminosa che lo mette in evidenza. Con l’arrivo dell’estate il truccatore mette appunto degli opinabilissimi accostamenti cromatici, in considerazione della variazione dell’incarnato, i più audaci si spingono in interpretazioni emozionali dettate dai “colori della stagione”, insomma tutto poi confluisce in un concetto sintetizzato perfettamente dalla tipica espressione: “Il trucco per l’estate”.
Purtroppo il dermopigmentista si avvicenda ai mesi più caldi con la mente meno spensierata! Cosa succederà adesso ai pigmenti spinti nel derma, con una esposizione prolungata al sole?
Nelle regole del trucco permanente, il pigmento è meno autoritario, nonché più mutevole. In questa disciplina i colori impiegati obbediscono e si inginocchiano ai dei cambiamenti fisiologici della pelle, nonché a potenti modificazioni fotochimiche. Appena sotto la lamina dermo-epidermica, la vita della nube di pigmenti si prolunga nel tempo, dando modo alla luce solare, (e non solo alla luce visibile, ma anche ad altre manifestazioni del campo elettromagnetico), di svolgere su di essa, tre grandi tipi di cambiamenti: Diretti, indiretti, contributivi.
Tra i cambiamenti di tipo diretto, che la luce visibile svolge sui pigmenti, c’è sicuramente il fenomeno dello scurimento degli ossidi di ferro rosso, giallo e del diossido di titanio. E’ noto come nelle miscele utilizzate per la pigmentazione labiale, sia presente una più o meno elevata quantità di rossi, gialli e bianchi. Se bocche dermopigmentate con queste miscele, vengono esposte violentemente ed immediatamente al sole, senza essere minimamente protette fisicamente e chimicamente, il lavoro subirà un notevole e rapido scurimento. Il tutto diventa molto più preoccupante ed antiestetico, se il suddetto lavoro viene investito dall’azione di determinati laser impiegati in ambito dermo-estetico. In quest’ultimo caso si nota un vero e proprio annerimento della zona trattata (fig.1).
Un altro fattore che deve essere considerato in estate, è il viraggio del colore in seguito a melanogenesi. Questa modificazione rientra nei cambiamenti che la luce svolge sui pigmenti indirettamente (secondo tipo). In altre parole la preparazione colorante che viene spinta nel derma, viene coperta e filtrata da uno strato di epidermide, colorato dalla melanina. Più ci si abbronza e più quel determinato sopracciglio virerà nel marrone-rossiccio o nel marrone-giallastro (fig.2).
Ovviamente, in questo caso, la luce non và a modificare il pigmento impiantato, ma il colore del tessuto sovrastante. Il risultato percettibile sarà quindi la risultante del colore da noi scelto, più la soggettiva abbronzatura dell’individuo in oggetto. Questa seconda tipologia di modificazione indiretta ad opera della luce, è molto importante e va seriamente considerata nel tatuaggio estetico. A dimostrazione di quanto detto, prendiamo in esame una copertura, con micropigmentazione, di una macchia di vitiligine.
Si potrebbe constatare, che il risultato percettibile ottenuto in estate, potrebbe risultare disomogeneo rispetto al risultato invernale. Il colore che è stato utilizzato per la copertura, potrebbe rimanere invariato in tutte le stagioni, ma la pelle circostante si scurirà nei mesi assolati facendolo sembrare diverso. Va detto che questi inconvenienti possono essere evitati, seguendo opportuni corsi di formazione di tatuaggio estetico (paramedicale).
Il terzo ed ultimo tipo di modificazione, che la luce solare può svolgere su un trucco permanente, è di origine contributivo. In questa categoria rientrano tutti i processi di mutazione del pigmento, che vengono aiutati, indotti e completati dall’esposizione al sole. Si pensi solo al naturale processo di fagocitosi che interessa un qualsiasi lavoro di trucco permanente. Mi preme ricordare che questo meccanismo è alla base della scomparsa nel tempo dei trattamenti di micropigmentazione. Ebbene, una esposizione spregiudicata ai raggi solari (e di conseguenza anche alle lampade abbronzanti), può stimolare ed accelerare tale degradamento. Il concetto qui è: Più ti abbronzi, più il tuo trucco permanente sparirà velocemente.
Un altro fenomeno appartenente alla categoria delle modificazioni che la luce contribuisce a svolgere, è sicuramente la scomposizione dei neri ed il relativo conseguente viraggio in blu. (fig.3).
In conclusione possiamo affermare tranquillamente che la luce solare è nemica dei tanto bramati e costosi trucchi permanenti. Dovendo dare un consiglio atto a preservare ed allungare la vita delle vostre sopracciglia tatuate, punterei sulla semplicità: Questa estate proteggete il vostro trucco permanente, con delle creme solari protettive, ed inoltre evitate di prendere sole nelle ore di punta…. e già che ci siete, estendete il massaggino con lo schermo solare anche sul viso, e perché no, sul corpo. Vedrete che, non solo il trucco permanente, ma anche la vostra pelle vi ringrazierà.
vi prego di rispondermi…ho un trucco permanente sulle sopraciglia che era nero invece ora e diventato blu…posso farlo diventare un marone,anche perche ora ho i capelli piu chiari…grazie anticipato
Salve e grazie per avermi chiesto un opinione!
Purtroppo casi come il suo sono all’ordine del giorno…. Eseguire un trucco permanente con colore nero è l’errore più grossolano che si possa commettere! Specialmente se fatto con un nero definitivo (da tatuaggio). LE SOPRACCIGLIA IN NESSUN CASO DOVREBBERO ESSERE TATUATE CON IL NERO!!!
La reazione più scontata è che dopo qualche anno tale sopracciglio viri nel blu, come descritto dall’articolo qui sopra!
Questo processo, a chi prima a chi dopo, è inevitabile!!!
Il consiglio in questi casi è sempre quello di andarsi a fare una chiacchierata con un dermatologo per una rimozione laser del pigmento impiantato.. specialmente se si tratta di colori definitivi!
In alternativa può provare a rivolgersi ad un PROFESSIONISTA, differente dall’operatore che ha pensato di mettere del nero sul suo viso, e provare la strada (lunga) della stratificazione di colore (camouflage), utilizzando miscele mooooolto aranciate e con un alta componente di biossidio di titanio!
La sua operatrice avrebbe dovuto dirglielo prima però… voto 2!
L’articolo è molto chiaro!
Ma un particolare credo mi sia sfuggito: mettendo creme solari protettive sulle sopracciglia tatuate (o comunque su tutto il viso) ed evitando le ore più calde… si evita al 100% la riduzione/modifica del colore o comunque il lavoro eseguito avrà delle perdite?
Il continuo contatto con il sale marino o con il cloro se in piscina, ha effetti negativi?
Grazie mille per le eventuali risposte.
Grazie dell’attenzione!
Il colore usato per il trucco permanente è stato concepito e realizzato per andare via SPONTANEAMENTE. O meglio per venire FAGOCITATO dal nostro sistema immunitario. Quindi anche se tu rimanessi chiusa in una stanza al buio per tutta la vita, le tue sopracciglia comunque scomparirebbero gradualmente! Quindi nell’esposizione al sole, la protezione solare può semplicemente rallentare questo inevitabile meccanismo. Mentre il viraggio è legato soprattutto alla composizione chimica del preparato colorante che viene impiegato dall’operatore e da fattori soggettivi legati all’individuo, infine anche all’esposizione.
Per quanto riguarda il continuo contatto con il sale marino e con il cloro delle piscine, ti assicuro che puoi stare tranquilla! Non c’è nessun nesso tra le due cose! Il tuo trucco permanente è custodito nel tuo derma, strato più profondo rispetto a quello che viene in contatto con acqua salata e clorata, ossia l’epidermide.
Grazie a te per le domande!
buongiorno,
vorrei fare il trucco permanente alle sopraciglia. Da quanto ho letto, visto che siamo a fine maggio, mi consiglia di farlo a settembre? Almeno non rischio di rovinarlo immediatamente andando al mare e prendendo sole….
grazie mille attendo urgente risposta
Sonia
Ciao Sonia!
Grazie per avermi scritto. In verità potresti tranquillamente sottoporti al trucco permanente anche in piena estate. Noi lavoriamo tutto l’anno! L’unica cosa è che facendolo in periodi caldi devi accettare di rispettare alcune indicazioni che ti daremo noi dopo il trattamento. Ti invito a contattarmi in privato per maggiori dettagli,
Grazie!
Salve, sto pensando di sottopormi al trucco permanente per soppraciglia ma l unica paura è che con il tempo il colore si alteri o cambi colore soprattutto d estate nonostante la protezione solare, premetto che dovrei farle di colore marrone… Con il tempo semplicemente sbiadiranno o si noterà di più quest effetto e quindi si è costretti a rifarlo? grazie mille anticipatamente
Con il tempo si noterà sempre di meno se utilizzeranno un marrone freddo ed una tecnica naturale. Nel caso contrario si vedrà un alone rosso e sarà necessario rifarlo per neutralizzare quella sgradevole sagoma rossa. Il consiglio è sempre quello di rivolgersi da un professionista che sappia il fatto suo… e non avrai problemi!